
«Non me ne voglia nessuno ma certamente proprio le regioni che hanno avuto meno problemi con il virus devono prestare maggiore attenzione. Anche perché non aver vissuto una situazione meno drammatica, per fortuna, potrebbe più facilmente portare ad atteggiamenti più ‘leggeri’ e questo non va bene».
Così il professor Massimo Galli, primario del reparto Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, intervistato dall’agenzia Dire.
«L’esperienza maturata dalla persone che vivono nei luoghi più colpiti dal Covid-19 si legge negli occhi. Peraltro, le Regioni meno colpite ora sono anche quelle più gettonate come meta per le vacanze e dove purtroppo, proprio per l’afflusso maggiore di vacanzieri potrebbero aumentare le infezioni. Chiaramente c’è il famoso discorso dell’immunità di gregge, ma questa cifra è lontanissima dai numeri attuali. I numeri ci dicono come a Castiglione D’Adda, tra i comuni più colpiti, la prevalenza dell’infezione era pari a circa il 23% che non è poco, ma non così tanto», ha aggiunto Galli.
Non sapranno mai in quanti sono venuti in contatto con il covid19 ognuno spara le sue balle e chi vivrà vedrà alla faccia della medicina territoriale che praticamente non esiste.