Coronavirus, De Donno: «Sono infuriato. Se tutto resta in mano a scienziati prezzolati non si va da nessuna parte»

«Non sono arrabbiato. Sono infuriato. Ho due rimpianti. Dovevo iniziare ad alzare la voce prima, e in maniera più energica. Il mio era un dovere civico. Se tutto resta in mano a scienziati prezzolati non si va da nessuna parte. Quando parlo a un congresso, la prima slide che proietto riguarda il conflitto di interessi. Io non ne ho. Mi piacerebbe che i medici che vanno in tv facessero lo stesso».

Lo ha detto in un’intervista al settimanale “Oggi”, Giuseppe de Donno, direttore della Pneumologia e dell’Unità di Terapia intensiva respiratoria all’ospedale Carlo Poma di Mantova, che da inizio aprile ha iniziato a sperimentare la terapia al plasma contro il coronavirus.

A chi lo accusa di essere no-vax, De Donno ha risposto: «Sono per le vaccinazioni. E non avrei nulla in contrario se un giorno il plasma con gli anticorpi contro il Covid fosse elaborato industrialmente. Sono un medico e devo salvare la vita ai pazienti. Il resto non conta».

3 comments on “Coronavirus, De Donno: «Sono infuriato. Se tutto resta in mano a scienziati prezzolati non si va da nessuna parte»
  1. Franco modica ha detto:

    Siamo con te dottore

  2. Aldo ha detto:

    Grande persona, un medico preparato, onesto, elevata personalità, con alti valori morali oltre alla induscussa professionalità, la realtà è sotto gli occhi di tutti, e sicuramente ha dimostrato di essere oltre ad una brava persona un grande medico

  3. Teresa Pinna ha detto:

    Appoggio in pieno il dott de Donno sono sicura che dietro all’insistena della vaccinazione c’è l’interesse delle multi nazionali farmaceutiche e dei grandi imprenditori che mettono in secondo piano la salute della popolazione mondiale pur di far soldi

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