
«Ha affrontato la pandemia in maniera intelligente e accorta, ma non farà le scarpe a Salvini».
Lo ha detto il filosofo ed ex sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, un’intervista a La Repubblica.
Cacciari ha ricordato che in Veneto la Lega «ha sempre avuto cura di allevare una classe di amministratori che avesse nell’attenzione per l’ente locale il suo punto di forza».
Zaia – ha detto ancora Cacciari «ha un talento per la mediazione e il compromesso, oltre che la modestia ovvero la capacità di stare al suo posto. È stato per un mandato il vice di Galan senza farsi mai notare, e senza nemmeno accorgersi degli scandali dell’allora governatore». Ma a fare le scarpe a Matteo Salvini,
Secondo Cacciari Zaia «non pensa affatto» a fare le scarpe a Salvini perché «non gli conviene impelagarsi in una lotta interna. Non gioca ad apparire, non fa il presuntuoso. Forse in cuor suo aspetta che Salvini si logori da solo, ma sa anche di militare in un partito che è una contraddizione di termini, con il rafforzamento delle autonomie da un lato, ma dall’altro è un partito ‘leninista’. Era già così con Bossi, ed è così anche con Salvini».