Ecco le notizie più importanti della settimana selezionate da “Ascolta la Notizia”.

Facciamo il punto dell’emergenza coronavirus in Italia.

La situazione epidemiologica nel nostro paese «è nettamente migliorata ma c’è una circolazione del virus che continua e di cui tener conto, e ci vuole cautela nelle misure di riapertura».

Lo ha affermato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, nel corso della conferenza stampa tenuta venerdì all’Istituto sull’andamento epidemiologico del Covid-19

Il numero dei casi di Covid-19 «si sta riducendo dappertutto – ha aggiunto Brusaferro -, ma è ancora necessaria prudenza rispetto alle misure di riapertura perché la situazione è diversificata nel Paese».

Secondo lo studio preliminare sulle fonti di infezione da nuovo coronavirus condotto dall’Istituto superiore di sanità su circa 4500 casi registrati tra l’1 e il 23 aprile, «il 44,1% delle infezioni si è verificato in una Rsa, il 24,7% in ambito familiare, il 10,8% in ospedale o ambulatorio e il 4,2% sul luogo di lavoro».

Passiamo alla situazione all’estero.

I decessi causati dalla pandemia di coronavirus a livello mondiale hanno superato quota 190.000 casi, a fronte di 2.709.408 casi e 738.490: è quanto emerge dal conteggio aggiornato a venerdì 24 aprile della Johns Hopkins University.

Nel mentre negli Stati Uniti si è scatenata la polemica sul presidente Donald Trump, il quale durante il briefing quotidiano sul coronavirus ha detto di avere «un’idea» per contrastare l’epidemia: iniettarsi del disinfettante e, in qualche modo, sfruttare calore e raggi ultravioletti. «Vedo che il disinfettante distrugge il virus in un minuto. Un minuto. Non c’è un modo di fare qualcosa di simile, iniettandolo? Sarebbe interessante verificarlo», ha affermato. 

Gli esperti hanno definito «irresponsabile e pericoloso» quanto dichiarato da Trump. Robert Reich, docente di sanità pubblica all’Università di Berkley ha scritto su Twitter: «Le conferenze di stampa di Trump stanno attivamente mettendo in pericolo la salute pubblica. Boicotta la propaganda. Ascolta gli esperti. E per favore non bere il disinfettante».

Non si placa lo scontro tra Washington e Pechino sull’origine della pandemia di Covid-19.

«I primi casi» di coronavirus «erano noti al governo cinese forse già a novembre, sicuramente a metà dicembre, e si sono presi del tempo per riferirlo al resto del mondo, compresa l’Organizzazione mondiale per sanità», ha dichiarato il segretario di Stato americano Mike Pompeo a una radio locale di Washington. 

Un portavoce della diplomazia cinese, Geng Shuang, ha bollato le affermazioni di Pompeo come «totalmente infondate».

Chiudiamo con l’economia.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento di economia e finanza e la relazione alle Camere per chiedere l’autorizzazione allo scostamento di bilancio, in vista del decreto di aprile.

«Se non si fosse materializzato il cigno nero della crisi epidemica – si legge nella bozza del Def -, l’economia italiana avrebbe potuto registrare un ritmo di crescita in graduale miglioramento nell’anno in corso. Tale ripresa avrebbe condotto ad una modesta espansione nel primo trimestre dell’anno, rendendo raggiungibile la previsione di crescita annua dello 0,6 per cento formulata nella Nadef di settembre 2019».

Il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, partecipando all’inaugurazione dell’Edificio Alto Isolamento dell’Istituto Spallanzani di Roma, ha dichiarato «è che un momento molto difficile per il Paese, ci aspettiamo effetti economici di impatto rispetto alle misure di contenimento. È un momento di emergenza»

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