
Ecco le notizie più importanti della settimana selezionate da “Ascolta la Notizia”.
Facciamo il punto sull’emergenza coronavirus in Italia.
Il nostro Paese ha superato la Cina per numero di vittime per coronavirus. È quanto emerso dai dati diffusi dalla protezione civile giovedì 19 marzo, quando i casi totali registrati in Italia sono stati 41.035, con un aumento di 5.322 unità rispetto al giorno precedente.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha preannunciato che i provvedimenti presi contro l’emergenza COVID-19 «sia quello che ha chiuso molto delle attività aziendali e individuali del Paese, sia quello che riguarda la scuola, non potranno che essere prorogati alla scadenza».
«Al momento non sono previste altre misure restrittive di largo respiro, ma se non saranno rispettati i divieti dovremo agire,» ha precisato Conte in un’intervista al “Corriere della Sera”.
Passiamo alla situazione all’estero.
A Wuhan, città cinese epicentro della pandemia del coronavirus, sono stati registrati per la prima volta zero contagi dopo mesi.
Nella provincia cinese dell’Hubei, di cui è capitale Wuhan, è stata imposta dal 23 gennaio una quarantena ai circa 60 milioni di abitanti. Dal 10 febbraio le misure sono diventate più restrittive, con il divieto assoluto di uscire di casa. Il picco di contagi e di decessi è arrivato a fine febbraio e il calo della curva epidemica a inizio marzo. Il 19 marzo la Cina ha annunciato che non ci sono stati nuovi contagi: «Abbiamo visto l’alba dopo tanti giorni di duro sforzo», ha dichiarato Jiao Yahui, ispettore senior della National Health Commission.
Nel frattempo aumentano i casi di coronavirus negli Stati Uniti. In California sono stati chiusi gli esercizi commerciali ritenuti non essenziali e sono stati vietati gli assembramenti. «Dobbiamo piegare la curva. L’isolamento a casa non è la mia scelta preferita ma ora è necessaria», ha detto il governatore californiano, Gavin Newsom.
Chiudiamo con l’economia.
La Banca Centrale Europea ha varato un nuovo quantitative easing di 750 miliardi di euro di titoli da acquistare per sconfiggere l’emergenza economica causata dal coronavirus.
Secondo il premier Giuseppe Conte, però, questa misura non è sufficiente: «la strada da seguire è aprire le linee di credito del MES a tutti gli Stati membri per aiutarli a combattere le conseguenze dell’epidemia di Covid-19, a condizione che ogni membro risponda pienamente del modo in cui vengono spese le risorse», ha detto Conte in un’intervista al Financial Times.
Il ministro francese delle Finanze, Bruno Le Maire, ha avvertito che «se l’Ue lascia cadere l’Italia, non si riprenderà più». In un’intervista alla tv Lci, il ministro ha esortato gli Stati membri dell’Ue a «unirsi» per fronteggiare la crisi del nuovo coronavirus. «
«Se sarà ‘ognun per sé’ – ha detto Le Maire -, se si abbandonano alcuni Stati, se ad esempio si dice all’Italia ‘cavatevela da soli’, l’Europa non si riprenderà».