«Mi sono espresso male. Che un ponte caschi è una cosa tremenda: chi lo nega? Quello che volevo dire è che nessuno può avere interesse a farlo cascare».
Così il fotografo Oliviero Toscani in un’intervista al “Corriere della Sera” con riferimento alla sua frase sulla caduta del ponte Morandi, in seguito alla quale è stato licenziato dalla famiglia Benetton, interrompendo così una storica collaborazione.
«Vede, io ho frequentato la famiglia Benetton in questo periodo terribile, tra la tragedia del ponte e la morte di Carlo e Gilberto, e ho capito che ai Benetton veniva data la colpa del crollo del Ponte ma gli si attribuiva anche un’intenzione, addirittura un interesse. Che non può esserci. É gente buona,» ha detto ancora Toscani.
«Sì, lo so che sembra strano che li difenda. Ma con Luciano mi sono lasciato bene. Il rapporto ci sarà sempre. E poi mi dispiace che di mezzo ci vada una società, la Benetton, quella per cui ho lavorato per 20 anni,» ha aggiunto.
Sei solo un fallito e un pezzo di me**a sinistroide incallito. Non c’è alcuna soluzione per guarirti. Sei cronico. Ma abbi rispetto, almeno, per quelle brave persone, senza colpe, che son morte in quel ponte governato da quelli che difendi. Non meriti altro che la solitudine per gli anni che ti restano.
sono d’accordo con chi sostiene..che ti deve capitare di peggio!!! nn perdere solo.il lavoro con la famiglia Benetton!!!
Ma questo ubriacone da taverna sta dicendo che morire in sala operatoria e tremendo a succede ma il chirurgo certo non voleva uccidere. Giusto! Se però il chirurgo è una capra lo sa e opera alla sperindio…è un serial killer sotto sotto..tanto poi…”può succedere..il paziente nn c è l ha fatta”. E se capita a te, ubriacone fallito? Vino e sardine stasera eeh?.