Ecco le notizie più importanti della settimana selezionate da “Ascolta la Notizia”.

Partiamo dall’emergenza coronavirus.

Il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito, durante una conferenza ha dichiarato che in Italia “non c’è circolazione locale del virus” che ha messo in ginocchio la Cina.

“Abbiamo importato un soggetto che ha sviluppato i sintomi dopo il ritorno in Italia e ha avuto pochissimi contatti”, ha spiegato Ippolito con riferimento al 29enne italiano contagiato dal coronavirus che si trovava insieme alla sua fidanzata nella città cinese di Wuhan per una vacanza in occasione del Capodanno cinese.

Il ragazzo ora è in buone condizioni: “presenta lieve febbricola e lieve iperemia congiuntivale. Il quadro clinico e quello radiologico polmonare sono negativi. Il paziente inizierà in giornata la terapia antivirale,” hanno fatto sapere dallo Spallanzani.

Nel frattempo è ripartita la quarantena per i 55 italiani rientrati da Wuhan che si trovano alla Cecchignola.

Passiamo alla politica italiana.

Maggioranza spaccata sulla prescrizione.

M5S, Pd e Leu hanno raggiunato un accordo sul cosiddetto “lodo Conte bis”, che fa scattare il blocco della prescrizione dopo la condanna in primo grado e lo fa diventare definitivo dopo una seconda condanna in appello. Italia Viva ha detto no.

“Ci sono tre forze politiche che si sono trovate d’accordo, lunedì ci sarà un Consiglio dei ministro straordinario sulla riforma del processo penale, per abbreviarne i tempi. È quello che aspettavamo da tempo, lunedì verrà approvato il disegno di legge delega in Cdm, e finalmente si parte con la riforma per abbreviare i tempi,” ha dichiarato il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che ha inviato un messaggio a Italia Viva: “Nel momento in cui andremo in Parlamento si prenderà le sue responsabilità. Da parte mia non c’è stata alcuna rigidità. Viene il momento in cui dal mio punto di vista si deve accettare che ci sono tre forze politiche che hanno accettato l’accordo e una no. E non si dica che non c’è stato dialogo o coinvolgimento, credo che siamo all’ottavo vertice,” ha affermato.

Chiudiamo con le primarie del Partito Democratico degli Stati Uniti.

Pete Buttigieg, ex sindaco di South Bend, si conferma in leggero vantaggio sul senatore del Vermont Bernie Sanders: 26,2% contro 26,1% col 100% dei voti scrutinati dopo i caucus in Iowa. “È una notizia fantastica”, ha commentato Buttigieg.

La senatrice Elizabeth Warren si piazza terza col 18%, seguita dall’ex vice presidente Joe Biden col 15,8%.

Arriva quinta la senatrice Amy Klobuchar col 12,3%. 

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