
«Scandaloso! Tra gli emendamenti dei relatori della maggioranza Pd-M5S al decreto milleproroghe spunta un contributo di 900 mila euro alla Casa delle Donne di Roma».
Lo ha denunciato su Facebook la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
«Potrebbe sembrare un provvedimento di buon senso ma la verità è un’altra: la sinistra regala quasi un milione di euro di soldi pubblici ad un’associazione legata alla sinistra, che fa politica a sinistra e che si trova nel Municipio I di Roma, territorio che fa parte del collegio Roma 1 della Camera. Un collegio nel quale è candidato alle elezioni suppletive il ministro dell’Economia, Gualtieri, Pd,» ha spiegato Meloni.
«E da dove prendono questi soldi? Da un fondo del Ministero dell’Economia guidato da Gualtieri. È ignobile come la sinistra utilizzi senza nessun pudore il potere e le Istituzioni per fare marchette elettorali e comprare voti. Fratelli d’Italia darà battaglia in tutte le sedi per denunciare e cancellare questa oscenità. I soldi degli italiani sono degli italiani, non del Pd e dei suoi amici,» ha concluso.
Non capisco e come avete fatto allora a votare fondi per radio radicale ,a chi importa? Non certo al sottoscritto e come a tanti italiani, anche qui c e lo stesso discorso sono soldi fregati a noi citradini che col nostro sudore ce li togliete
Anche i 49 milioni fatti sparire dalla lega sono degli italiani, per quelli non t ‘ indigni ? Suvvia , un po’ di coerenza…
Mi meraviglia che la Meloni non sia in accordo in questo intervento, che lo faccia il PD o la DX non importa, importante che si faccia. La Casa delle Donne come pensa di aiutarle la Meloni ?? È una guerra tra partiti o una necessità???
Anche i soldi dei vostri stipendi sono soldi rubati agli italiani….per non parlarne dei vitalizi….. almeno questi servono a fare qualcosa di buono…..forse!!!
Bisogna far saltare il governo tutti a casa poi il voto
Te piacerebbe ….
Meloni provvedimento giusto, le buone idee non sono né di sinistra e destra , sono giuste e basta. Peggio il regalo a radio radicale o i tuoi 20 anni in Parlamento con reddito di cittadinanza da 15 mila euro al mese, pagato da noi.