Ecco le notizie più importanti della settimana selezionate da “Ascolta la Notizia”.

Partiamo dall’emergenza coronavirus.

L’organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato l’epidemia del nuovo Coronavirus cinese un’emergenza sanitaria pubblica su scala globale.

Il direttore generale dell’organizzaizone, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha spiegato che “la ragione principale non è per quello che sta succedendo in Cina, ma per quello che sta succedendo negli altri Paesi”.

Il coronavirus è arrivato anche in Italia. Giovedì sera sono stati confermati i primi casi: si tratta di due turisti cinesi che erano arrivati a Milano da Wuhan, metropoli cinese epicentro del virus, lo scorso 23 gennaio. Dopo aver fatto tappa a Parma e in altre città, i due, marito e moglie di 67 e 66 anni, si sono recati a Roma. Ora la coppia è ricoverata all’Istituto Spallanzani, nella Capitale.

Il premier Conte ha immediatamente chiuso il traffico aereo da e per la Cina e il consiglio dei ministri venerdì mattina ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale per sei mesi e uno stanziamento iniziale di 5 milioni di euro.

Passiamo alla politica italiana.

Il Senato verso la restituzione dei vitalizi. È quanto ha denunciato il Movimento 5 Stelle in un post sul proprio blog in cui si legge:

“Le notizie riportate dal Fatto Quotidiano sui vitalizi al Senato sono la testimonianza di quanto ormai da mesi abbiamo denunciato. Nella Commissione Contenziosa, che deve esaminare più di 700 ricorsi degli ex senatori che chiedono di riavere i loro vitalizi, sembra esserci la volontà di accogliere questi ricorsi e ripristinare il più odioso tra i privilegi che la vecchia politica si è auto attribuita. E la cosa ancor più grave è che da quanto emerge sembra esserci una sentenza già scritta, senza che si sia tenuta ancora alcuna camera di consiglio”.

Chiudiamo con l’economia.

Il Pil italiano nel quarto trimestre “ha subito una battuta di arresto che ha interrotto la debole tendenza positiva prevalsa nell’arco dei quattro trimestri precedenti”. Questo il commento dell’Istat alle stime preliminari sul Pil italiano. “Tale risultato negativo determina un abbassamento del tasso di crescita tendenziale del Pil, che scende a zero dallo 0,5% del trimestre precedente,” spiega l’istituto.

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