
«Nicola Gratteri, nella giornata della storica retata anti ‘ndrangheta ha detto il vero, quando ha sostenuto che l’operazione messa in atto contro le ‘ndrine del vibonese è seconda solo a quella messa in campo da Giovanni Falcone con il maxiprocesso di Palermo. In Calabria, invece, è certamente la più grossa della storia».
È quanto scrive il direttore responsabile della testata online calabrese Lacnews24, Pasquale Motta, in un editoriale rilanciato su Facebook dallo stesso Gratteri.
«Tuttavia,» avverte il giornalista «una potente élite politica e affaristica e, purtroppo, anche alcuni ceti intellettuali sensibili al garantismo libertario, poche ore dopo la conferenza stampa della Procura antimafia del capoluogo, ha scatenato un attacco senza precedenti verso il dottor Gratteri, con l’obiettivo di minarne la credibilità. Lo schema è quello ormai consolidato da tempo: la contrapposizione garantismo contro giustizialismo».
È così che si dovrebbero comportare tutti i magistrati non come qualcuno che usa la toga per fare politica
Basta con parole come garantismo, prescrizione, buonismo.. Ci sarebbe tanto bisogno di legalità, di rispetto delle leggi e quindi di un po’ di rigore da parte di tutti, non solo di magistrati e funzionari di giustizia. Ogni cittadino onesto è chiamato in causa perché se, lo Stato siamo noi, sono e siamo stufi di vivere in un Paese in cui prevalga il malaffare, la criminalità organizzata piuttosto che la legalità ed il rispetto delle leggi e non solo, ma anche il rispetto per le cose, per gli animali e non ultime.. le persone. 😎
Continui così non si fermi vada fino in fondo entri come un bulldozer in parlamento faccia fuori i fiancheggiatori