Ecco le notizie più importanti della settimana selezionate da “Ascolta la Notizia”.

Partiamo dall’attualità

La riforma del Mes sta generando diverse preoccupazioni in Italia.

Il Meccanismo europeo di stabilità, creato nel 2012 per salvare gli Stati dell’Eurozona dalle eventuali crisi di debito, che sostituisce il Fondo europeo di stabilità, sarà modificato.

L’Italia dovrà decidere se accettare o meno la riforma del Mes.

La modifica prevede una linea di credito facile per i Paesi che hanno i conti in ordine, che rispettano quindi i parametri Maastricht.

In caso contrario gli Stati in difficoltà dovrebbero provvedere a “ristrutturare” il loro debito per poter ricevere l’aiuto necessario. Il rischio è che la modifica potrebbe avere ripercussioni disastrose per l’Italia dal punto di vista finanziario.
Per questo motivo economisti e politici muovono diverse preoccupazioni.
Intanto nei giorni scorsi si è tenuto il vertice di maggioranza sul Mes.

La riunione è durata circa due ore e hanno partecipato Giuseppe Conte, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, Luigi Di Maio, Dario Franceschini, il ministro degli Affari Ue Enzo Amendola e Federico D’Incà.

Poco prima della chiusura dell’incontro il premier Conte ha abbandonato la riunione per incontrare e discutere sulla questione con Pierre Moscovici, commissario agli Affari Economici.

Per il momento non è ancora stata presa nessuna decisione ma secondo alcune fonti sarebbe stato un vertice utile e costruttivo.

Il governo si divide, da una parte ci sono M5s e Leu contrari alla riforma del Mes, e dall’altra Pd e Italia Viva più disponibili.

Alcune fonti del ministero dell’Economia fanno sapere che nei prossimi giorni si terranno ulteriori approfondimenti sugli aspetti più tecnici del trattato.

La decisione di Conte sul Mes sarà comunicata al Senato il 10 dicembre.

Passiamo alla politica italiana

Il Movimento 5 Stelle si presenterà alle elezioni regionali 2020 in Emilia Romagna e Calabria. Lo hanno deciso gli iscritti alla piattaforma Rousseau.

La partecipazione dei pentastellati alle Regionali era in forse. Luigi Di Maio aveva pensato di non presentare nessuna lista. Invece la decisione è stata sottoposta alla piattaforma democratica del Movimento.

Così con il 70 per cento dei voti, oltre 19mila attivisti hanno deciso di opporsi alla pausa elettorale richiesta da Di Maio.

È la prima volta nella storia del M5S che gli iscritti a Rousseau non condividono la stessa decisione dei vertici. Questo ha suscitato diverse reazioni tra gli esponenti del Movimento che mettono in dubbio il ruolo del capo politico Luigi Di Maio.

In molti parlano del fallimento della leadership dei pentastellati e sono tutti d’accordo sulla necessità di riorganizzare il Movimento.

Tra i tanti il senatore M5S Mario Giarrusso sostiene che la leadership di Di Maio abbia fallito. “Far decidere a Rousseau se partecipare o meno alle Regionali rappresenta un segnale di enorme debolezza, che scarica sulla piattaforma ogni responsabilità”, ha affermato Giarrusso in un’intervista.

Adesso resta da decidere se il M5S si presenterà alle elezioni regionali da solo oppure in coalizione con altre liste. Sembrano invece tutti d’accordo sulla necessità di riorganizzare il Movimento.

Nel frattempo il M5S ha reso noto il nome del proprio candidato alla presidenza della Regione Calabria: sarà il docente universitario Francesco Aiello.

Chiudiamo con gli esteri

“Penso che sia molto difficile fare l’impeachment quando non si ha assolutamente nessun elemento”, lo ha affermato il presidente Usa Donald Trump nel corso di un’intervista.

Dopo essere riuscito a tirarsi fuori dal Russiagate, il presidente Usa rischia di essere messo in stato di accusa per un nuovo scandalo.

Alla Camera dei Rappresentanti americana è in corso un’indagine dei democratici contro Donald Trump. Secondo le accuse Trump avrebbe fatto pressioni al presidente ucraino Volodymyr Zelenskij per svolgere delle indagini sul figlio di Joe Biden che sarebbe suo probabile sfidante democratico alle elezioni del 2020.

Nel frattempo i candidati per la nomination presidenziale del partito democratico, moderati e progressisti, si sono uniti nell’attaccare il presidente americano.

“Se la Camera voterà a favore darò il benvenuto al processo al Senato”, ha detto il Tycon definendo corrotto e pazzo Adam Schiff, il deputato democratico a capo dell’indagine per impeachment.

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