
“Nel 1974 venne stipulato un patto tra le più importanti famiglie mafiose palermitane e l’allora imprenditore Berlusconi”.
Così Nino Di Matteo, neoeletto consigliere del Csm, intervistato da Lucia Annunziata a “Mezz’ora in Più”, su Rai Tre.
“Dell’Utri è stato condannato come intermediario di quel patto che ha visto protagonista anche l’allora imprenditore Berlusconi,” ha sottolineato il pm.
Di Matteo ha anche parlato dei suoi rapporti con il M5S: “Io nella mia carriera e nelle mie esternazioni sono stato sempre indipendente né organico né collaterale rispetto a nessuno. Se non erro i 5 Stelle sono al governo dal 2018 e a me non è stato attribuito nessun incarico, quindi le voci di cui si è sempre parlato sono smentite dalla realtà,” ha detto.
C’è il commento di quello che io considero il più grande giornalista attualmente in circolazione, Marco Travaglio, che riassume in modo egregio ciò che succede nel nostro paese: ” In ogni paese dove la Giustizia funziona, quando si scopre un reato, chi lo commette riceve la giusta punizione ed è di esempio per tutti. In Italia, quando si scopre un reato, chi lo commette viene eletto, a furor di popolo, in parlamento, ed i giudici che lo hanno indagato, nel miglior dei casi, perseguitati e messi alla gogna, se non addirittura eliminati, come nel caso di Falcone e Borsellino! Mi fermo qui perché ci vorrebbe ben altro spazio per continuare in questa disamina, vista l’importanza che riveste l’argomento!
Marco travaglio,, fermi lasciamo perdere………