Csm, Di Matteo: «Carriera solo con le correnti, ma metodi simili a quello mafioso»

«L’appartenenza a una cordata è l’unico mezzo per fare carriera e avere tutela quando si è attaccati e isolati, e questo è un criterio molto vicino alla mentalità e al metodo mafioso».

Così il pm Nino Di Matteo, nel discorso per lanciare la propria candidatura alle elezioni suppletive per il Consiglio superiore della magistratura, ha definito la «degenerazione del correntismo».

Di Matteo ha spiegato che «negli ultimi 15 anni la magistratura è cambiata, pervasa da un cancro che ne sta invadendo il corpo, i cui sintomi sono la burocratizzazione, la gerarchizzazione degli uffici, il collateralismo politico».

Nel «momento più buio della magistratura ho sentito il bisogno e la voglia di mettere la mia umiltà e il mio coraggio per dare una spallata a questo sistema,» ha concluso Di Matteo.

3 comments on “Csm, Di Matteo: «Carriera solo con le correnti, ma metodi simili a quello mafioso»
  1. vito ha detto:

    Finalmente un magistrato onesto e coraggioso che dice effettivanente la verità.

    1. Margherita ha detto:

      Una noce nel sacco non fa rumore.
      Questo coraggioso e ingenuo magistrato, sa benissimo che ha segnato la sua carriera per sempre.
      Lottare è inutile. Tutto il sistema è corrotto, l’Italia tutta è corrotta, in questo schifo di paese non si salva nessuno.
      Quei pochi onesti che ci sono e ci sono, lasciano una flebile speranza, neanche se vanno a Lourdes a piedi si verificherà il miracolo. Ormai ci siamo abituati non ci scandalizzano più di niente, siamo assuefatti dagli scandali più clamorosi, i quali dopo una settimana vengono cancellati da altri ancora più vergonosi e così si va avanti.

  2. Giardi gaetano ha detto:

    Di Matteo ha detto cose importanti ma non si e’ accorto di aver decretato e certificato una anomalia sostanziale che inficia ogni sforzo di normalizzazione e riforma del sistema giudiziario. Lo ripeto ” ha detto che un pm ha un potere immenso e come derivazione una competenza tanto che puo’ sequestrare miliardi e procurare la limitazione della liberta’ a chiunque”. E’ vero ma non si e’ chiesto quale strumento democratico possiede il cittadino per contrastare tale potere. Siamo di fronte a funzionari che hanno diritto di vita e di morte ad libitum. E lui che cosa intende proporre?

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