
“Negli ultimi due giorni i santoni del buonismo italiano e internazionale si sono scatenati contro di me con ogni genere possibile di insulto e improperio. Secondo questi statisti, sublimi giornalisti e arguti osservatori politici della sinistra al caviale (e porchetta), sarei colpevole di aver sfruttato il barbaro omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega come pretesto per attaccare i migranti, salvo poi risentirmi perché l’assassino è americano e non magrebino”.
La presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha risposto così alle accuse che le sono state rivolte di aver strumentalizzato il caso dell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega a Roma.
“A questi miserabili dico che non prendo lezioni di correttezza da gente come loro, che vive solo di menzogne e mistificazioni. Per me un assassino è un assassino, uno stupratore è uno stupratore, un ladro è un ladro, qualunque sia la sua nazionalità e qualunque sia il suo colore della pelle o la sua fede politica. Da sempre,” ha aggiunto Meloni.