Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervistato da Repubblica, ha detto che «la situazione è molto, molto complicata.

«Ho la flessibilità per difendere il mio Paese. Salvando però sempre alcune coordinate concettuali ben chiare. Riteniamo di avere i conti in ordine, siamo sicuri delle nostre ragioni e non siamo disponibili a inseguire delle stime che non rispondono alla realtà,» ha aggiunto.

«Noi conosciamo i conti e conosciamo i flussi di cassa – ha affermato il premier – mercoledì vareremo l’assestamento che certificherà questi flussi. Le regole sono le regole, i numeri sono numeri. Io non posso chiedere di evitare regole che non mi piacciono per evitare la procedura. Ma posso contestare i numeri. Ecco, contesto le loro stime di crescita. Io conosco i numeri, conosco l’assestamento sui miei numeri. Per quanto riguarda le regole, c’è una prospettiva in cui voglio ridiscutere queste regole. Mi sembra legittimo. In famiglia si discute».

«Resta il fatto – ha concluso Conte – che le regole vanno interpretate. Non vorrei che a volte prevalessero interpretazioni troppo rigide, a volte molto flessibili».

5 comments on “Conte: «La situazione è molto complicata»
  1. Fernanda ha detto:

    Conte, tieni duro, gli italiani ti vogliono ancora a lungo alla conduzione di quest’Italia troppo saccheggiata dai conduttori precedenti.

  2. Giovanni ha detto:

    Io dico non possiamo tirarci giù i pantaloni ogni volta che Ue lo dice visto che a noi italiani non ci ascolta nessuno vedi emigranti per dirne una e allora io sono per l’uscita dall’Europa tanto peggio di così non si può andare

  3. Vito ha detto:

    Non capisco perchè in Italia non si possa varare una patrimoniale, magari legandola proporzionalmente al reddito di ciacun contribuente. Ad esempio, esenzione totale per i redditi fino ai 30.000 euro lordi, a condizione che sia adibita ad abitazione principale. Le seconde case e quelle sfitte con IMU più cara. Capannoni artigianali, comnerciali ed industriali con tassa minima perchè danno lavoro ed occupazione. Poi, a scaglioni di reddito superiori, applicare le varie aliquote o una tassa fissa. Ad esempio tra 30.000 e 35.000, €.500; da 35.000 a 40.000, €. 750; e così via. Ci sono persone, non proprietarie, che pagano d’affitto da €.500 ad €.750 al mese e questo passa inosservato e stranamente nessuno dice niente, mentre un proprietario si lamenta se deve pagare €.500 all’anno? È assurdo. Con la patrimoniale si possono incassare ogni anni parecchi miliardi. Molti Paesi la applicano. Quì invece le caste impediscono ogni cosa.

    1. Giovanni ha detto:

      Chi paga l’affitto, non ha voluto fare sacrifici per acquistate una casa quindi credo che giustamente uno che per investimento ne acquista una di sente tartassato dovendo già pagate lMu. Senza poi tener conto che si rivarrebbe su di un eventuale inquilino.

  4. Pina ha detto:

    Mi sembra molto strano che non si siano mai avute notizie di procedure di infrazione nei confronti di Francia e Germania da parte della UE

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