L’alto consumo di carni lavorate e una scarsa assunzione di cereali integrali aumentano il rischio di cancro al colon retto

Un nuovo studio condotto negli Stati Uniti ha rilevato che una dieta subottimale è responsabile per il 5,2% di casi di cancro invasivo. Assumere pochi cereali integrali e pochi latticini sono i due comportamenti alimentari collegati ai tumori prevenibili. Al contrario, un alto consumo di carni processate, carni rosse e bevande zuccherate sono fattori di rischio nello sviluppo dei tumori.

È ormai un fatto noto al mondo della medicina che la dieta è strettamente connessa alla possibilità di sviluppare tumori.

In particolare, la ricerca ha evidenziato che un elevato consumo di carni lavorate e una scarsa assunzione di cereali integrali aumentano il rischio di cancro al colon retto. Il 38,3% dei casi di cancro colorettale nel 2015 erano associati a una dieta subottimale. Inoltre, anche il 25,9% dei tumori della bocca, della faringe e della laringe erano collegati alla dieta.

Più in generale si è scoperto che a un basso consumo di latticini, cereali integrali, frutta e verdure, e ad un alto consumo di carni lavorate, carni rosse e bevande zuccherate sono associati, in proporzione, il maggior numero dei nuovi casi di cancro.

Infine, lo studio ha anche stimato che il 16% dei casi di cancro connessi alla dieta, sono correlati all’obesità, piuttosto che alla dieta di per sé.

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