
Dei ricercatori della Cornell hanno messo a punto un nuovo metodo per equipaggiare le macchine a guida autonoma con una tecnologia per riconoscere gli oggetti che è più semplice e costa meno di quella fino ad ora utilizzata.
Attualmente, per percepire pedoni, macchine e ostacoli, le macchine a guida autonoma sono munite di sensori laser nel tetto della macchina, che aumentano la resistenza al vento e sono ingombranti, costosi ed energicamente inefficienti. Possono aggiungere sino a 10.000 euro sul prezzo finale di una macchina. Tutto al prezzo, però, di una estrema precisione.
Il nuovo metodo sperimentale, invece, si serve di due telecamere stereo economiche sistemate ai lati del parabrezza. I ricercatori hanno scoperto che, analizzando le immagini catturare con una ‘vista a volo d’uccello’ piuttosto che con la tradizionale ‘vista frontale’, la precisione triplica, raggiungendo quasi i livelli dei sensori laser.
Uno degli autori dello studio, Kilian Weinberger, ha affermato che le telecamere stereo possono essere potenzialmente usate come strumento primario per identificare gli oggetti nelle macchine di fascia bassa, o essere utilizzate come tecnologia di supporto in macchine più costose.