Il premier Giuseppe Conte ha lanciato l’allarme sulla Libia: “Il rischio di crisi umanitaria è concreto,” ha detto giovedì nella sua informativa al Senato sulla situazione nel Paese africano, per la quale ha espresso “forte preoccupazione”.

“Per quanto riguarda le possibili conseguenze sui flussi migratori verso l’Italia o altro territorio dell’Ue, al momento – al di là delle cifre circolate nei giorni scorsi, anche a fini propagandistici – dalle informazioni in nostro possesso non emerge allo stato un quadro di imminente pericolo,” ha assicurato.

“Non ci sono interessi economici o geopolitici che possano giustificare scorciatoie militari ed in ultima analisi il rischio di una nuova guerra civile in Libia”, ha affermato Conte, aggiungendo che “ad oggi gli scontri hanno spinto circa 18.000 persone ad abbandonare le proprie abitazioni e gli sfollati interni sarebbero ancora in rapido aumento”.

“La situazione di caos e violenza accresce fortemente anche il rischio di una recrudescenza del fenomeno terroristico, del resto ancora ben presente in Libia,” ha aggiunto il presidente del Consiglio.

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