Germania in difficoltà: l’indebolimento della sua economia trascina giù l’euro

Il governo tedesco ha tagliato le previsioni di crescita del PIL per il 2019 per la seconda volta in pochi mesi.

Il ministro dell’economia Peter Altmaier ha annunciato che il PIL tedesco crescerà dello 0,5 per cento quest’anno, la metà rispetto all’1 per cento previsto a gennaio e ancora meno dell’1,8 per cento previsto a ottobre.

L’economia tedesca sta affrontando un periodo molto negativo dovuto soprattutto a un calo delle esportazioni, causato da una riduzione della domanda da parte della Cina.

Il settore che più di tutti ha patito il calo della domanda dalla Cina, con il conseguente rallentamento dell’economia, è stato quello dell’automobile: Volkswagen, il più grande produttore europeo di automobili, ha visto ridurre il proprio fatturato. Inoltre il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha minacciato più volte la possibilità di imporre dazi sulle importazioni di automobili europee. Se ciò dovesse avvenire, il PIL della Germania potrebbe ridursi di un ulteriore 0,2 per cento.

L’attività manifatturiera tedesca delude nuovamente le aspettative piazzandosi ad aprile, secondo la stima di Markit, a 44,5 punti, in rialzo rispetto ai 44,1 punti di marzo ma sotto le attese che si aspettavano un aumento a 45 punti. L’indice sotto i 50 punti dimostra come la prima economia della zona euro è in fase di contrazione.

Dati che si riflettono sul cambio euro/dollaro arrivato da 1,1290 al minimo di 1,1655.

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