
L’UE vara la guardia di frontiera e costiera europea.
Con 403 voti favorevoli, 162 contrari e 44 astensioni il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva il regolamento che rafforza la Guardia di frontiera e costiera europea.
Le modifiche introducono un corpo permanente di 10mila unità. Sarà composto da guardie di frontiera e guardie costiere dell’agenzia e da personale distaccato su base obbligatoria dai Paesi Ue. L’Italia dovrà fornire a regime 610 persone e sarà il terzo Paese per contributo di personale dopo Germania e Francia.
L’agenzia si occuperà di monitorare i flussi migratori, di monitorare la gestione delle frontiere esterne da parte degli Stati membri e verificarne la capacità e la preparazione nel fronteggiare eventuali minacce, fornire assistenza nei rimpatri e nelle operazioni di ricerca e soccorso in mare, assistere gli Stati con interventi rapidi alle frontiere in caso di “sfide specifiche e sproporzionate”.
Il regolamento deve ora essere formalmente approvato dal Consiglio.
Il Movimento 5 Stelle si oppone alla riforma ritenendo compressa, in modo eccessivo e inopportuno, la sovranità dei Paesi nella gestione dei propri confini, dando alla Commissione il potere di commissariare lo Stato ritenuto non in grado di gestire le frontiere, dando anche la possibilità agli Stati confinanti di reintrodurre controlli alle frontiere interne qualora le raccomandazioni dell’agenzia non siano correttamente attuate.