La leader dei gilet gialli Levavasseur: ‘Soldi per Notre-Dame ma non per i poveri’

Ingrid Levavasseur, esponente di punta dei gilet gialli, ha attaccato i grandi industriali francesi, accusandoli di essere indifferenti alla “miseria sociale” nel Paese mentre hanno elargito subito donazioni milionarie per ricostruire la cattedrale di Notre-Dame, parzialmente distrutta dall’incendio di lunedì scorso.

Levavasseur considera poi “inadeguate” le misure prese dal presidente francese Emmanuel Macron.

La leader dei gilet gialli ha poi aggiunto: “Mi piacerebbe tornare alla realtà”, ricordando che c’è una “collera crescente sui social network” e denunciando “l’inerzia di grandi gruppi di fronte alla miseria sociale, come dimostra la loro capacità di mobilitare in una sola notte ‘una cifra da matti’ per Notre-Dame”

5 comments on “La leader dei gilet gialli Levavasseur: ‘Soldi per Notre-Dame ma non per i poveri’
  1. Horacio Teodoro Parenti ha detto:

    Non sono d’accordo. con 600.000.000 di euro no si risolve la povertà, per questo è necessario il comunismo. La catedral è PATRIMONIO DELLA Umanità , NON SOLAMENTE DELLA FRANCIA.

    1. saul ha detto:

      ma va a cagare

  2. Demetrio strati ha detto:

    Sono d’accordo con Ingrid, anzi è stata la cosa che mi ha colpito di piu2 quando sentivo che alcune grosse aziende hanno donato anche 200 milioni di euro, parliamo di grosse cifre, ma nessuno che si sia mosso per verificare se qualcuno non ha cosa mangiare. Come possiamo constastare non cambia nulla se il.paese si chiama Italia, Francia, Germania o altro, i potenti non se ne fregano nulla di chi non ha cosa vivere. Tutto il.mondo è paese.

  3. FRANCESCA ha detto:

    Esattamente, i potenti i ricchi non hanno a cuore le condizioni di povertà di altri uomini. Concordo con te mia cara Ingrid, sei una vera L E A D E R ♥♥♥♥♥♥

  4. Frank ha detto:

    Forse non sapete; ogni donazione data puo essere fatto il reclamo sulle tasse.
    Tanti lo fanno perche cosi pagano meno tasse cosi si fanno vedere benefatori agli ochii della gente .
    Ma che bravi.

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