Sono passati ormai 10 anni da quando L’Aquila è stata distrutta dal terremoto. Ma il comune è ancora un cantiere aperto. La situazione è descritta in un’inchiesta realizzata da Pietro Barbarino e Ferruccio Sansa per il Fatto Quotidiano.


L’allora governo Berlusconi, aveva provveduto a costruire 19 New town, palazzi antisismici ideati come abitazioni provvisorie per oltre 15mila sfollati. Di queste persone oggi ne sono rimaste 3mila, ma in questi palazzi oggi vivono 10mila persone. Il motivo è che agli sfollati, si sono aggiunte famiglie che hanno richiesto una casa popolare. Il Comune ha quindi deciso che le strutture rimarranno in piedi fino a che non crolleranno.


Il problema è che molti di questi palazzi versano in condizioni a dir poco pietose, con balconi crollati, cedimenti e infiltrazioni, per via dei materiali scadenti. Inoltre, non è stato previsto di integrare in queste nuove costruzioni servizi o spazi per la convivenza sociale, che li rende essenzialmente dei ‘quartieri dormitorio’.


Il sindaco Pierluigi Biondi confessa che, nonostante queste “soluzioni provvisorie, ma solide” non è ben chiaro come gestire la situazione. Ciò che è certo, dice, è che il mantenimento di queste strutture è un peso sostanziale per le casse del Comune.

1 comment on “Le new town de L’Aquila a dieci anni dal terremoto
  1. Stefano Borghi ha detto:

    Nella disgrazia del terremoto secondo me provocato da trivellazioni per gas e petrolio, si sono attivati immediatamente tanti criminali di varie razze, specialmente imprenditori edili selezionati accuratamente tra i raccomandati ruffiani dei politici al governo. Questi dopo essersi ripresi dai festeggiamenti cominciati subito dopo il primo sisma, si sono organizzati per incassare gli ingenti finanziamenti governativi spendendone meno possibile usando materiali il più scadenti possibile per intascane così la maggior parte, alla faccia di chi vive e subisce un dramma. Direi la normalità con i politici e il sindaco al governo in quel tempo. Se ci fosse vera giustizia e con il governo attuale si potrebbe risalire a corrotti e corruttori, dopo averli processati e naturalmente incarcerati, sequestrati tutti gli averi e usati per ricostruire tutto come e meglio di prima e con quelli che rimangono si possono aggiustare le strade di tutt’Italia.

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