
I seguaci di Al Qaeda: minaccia ai “cristiani”; prenderanno di mira le chiese
Mentre ancora sale il bilancio delle vittime, la Jihad minaccia vendetta per la strage delle moschee di Christchurch.
Gruppi affiliati ad Al Qaeda, in un post Telegram del 15 marzo, parlano del massacro in Nuova Zelanda come di “guerra dei Crociati” contro i musulmani e promettono di rispondere con il “linguaggio del sangue”. Su Al-Asyaf Al Baghdadi, altro canale Telegram filo Isis , l’appello è “a versare il sangue dei Crociati”, mentre altri siti incitano ad attaccare “le chiese”.
Secondo quanto riportato sul Site, lo Stato islamico ha promesso di vendicare la strage di fedeli musulmani delle moschee di Al Noor e al Centro Islamico di Linwood; i jihadisti stanno esortando i militanti a nuovi attacchi nelle chiese e continua l’allerta in Nuova Zelanda dove la polizia ha chiuso l’aeroporto di Dunedin dopo la segnalazione di un dispositivo sospetto.
Non cessano le critiche a Facebook; sul banco degli imputati ci sono anche i social network. Il colosso Zukemberg ha rimosso 1,5 milioni di video dell’attacco a livello globale, “di cui oltre 1,2 milioni sono stati bloccati mentre erano in caricamento“, come ha spiegato Mia Garlic, rappresentante di Facebook in Nuova Zelanda.
Tarrant, che intanto ha licenziato il suo avvocato e intende difendersi da solo davanti ai giudici con il timore che possa trasformare il processo in uno mezzo di propaganda suprematista; è considerato in pericolo in prigione dove, alcune gang criminali di Christchurch, gli inviano continue minacce di morte.